La pandemia di Covid-19 in Italia è destinata a finire al più tardi entro il prossimo 15 aprile. Lo dice una ricerca del Department of Physics of Complex Systems Eötvös Loránd University di Budapest. Lo studio pubblicato il 19 marzo evidenzia come esista già una quantità sufficiente di dati raccolti in Italia per prevedere l’esito finale del processo. I dati provenienti dalla provincia di Hubei hanno una sorprendente somiglianza con quelli italiani. Il metodo si basa sull’analisi dei dati per mezzo di algoritmi logistici che ben descrivono il processo a livello macroscopico. In Italia il numero delle vittime dovrebbe attestarsi a quota 6000 e l’emergenza finire entro il 15 aprile 2020.
«All’inizio dell’epidemia – si legge nello studio – i dati italiani hanno mostrato lo stesso trend di crescita esponenziale osservato nella provincia di Hubei, in Cina. La domanda che dobbiamo farci è la seguente: le misure adottate in Italia possono fermare la crescita esponenziale dei contagi? Si può giungere alla soglia della saturazione finale mostrata in Cina? Il tasso di crescita giornaliero dei decessi oscillava in Cina attorno al 25-30% che potremmo definire il tasso di crescita “naturale” in assenza di interventi. 14 giorni dopo il blocco totale il tasso di crescita giornaliero è sceso attorno al 10%. L’analisi dei dati italiani parte dal 25 febbraio con un tasso di crescita giornaliero del 20-30%. Il blocco della Lombardia inizia il 9 marzo con circa 463 morti: la tendenza lineare può essere osservata a partire da questa data. Si rileva quindi anche nel nostro Paese un effetto simile con un tasso giornaliero di crescita che sembra diminuire del 4% ogni 1000 nuovi decessi: il tasso di crescita giornaliero sarà ridotto quindi da circa il 24% a zero dopo 6000 decessi. Nella provincia di Hubei il tasso di crescita del 12% è sceso a zero dopo circa 3000 morti. Questa sembra dunque essere una conseguenza universale del blocco. Utilizzando questi parametri viene poi calcolato quando potrebbe terminare la diffusione del virus in Italia. In Cina il processo è durato 39,4 giorni mentre in Italia partendo dalla data del 9 marzo bisognerà calcolare 27,49 giorni, arrivando dunque attorno al 6 aprile».