… Il governo sta prendendo decisioni drastiche e confuse, sulla base di opinioni di un numero limitato di esperti e con pochi dati validati in mano, decisioni che hanno conseguenze drammatiche per tutti noi ed i nostri figli: scarsa tutela sanitaria di anziani e malati, estrema disoccupazione, restrizioni alla libertà personale, interruzione delle forniture di cibo e delle catene di approvvigionamento, distruzione della vita familiare.

Chiudere in modo totalitario ed indiscriminato la vita sociale e l’intera economia è una decisione profondamente sbagliata, con conseguenze  gravissime sul benessere di tutti i cittadini. Esistono molte alternative per ottenere sia la protezione delle persone più esposte, sia un impatto ridotto su lavoro, economia, vita quotidiana (leggi ad esempio qui). Verifica dei dati, ponderazione, inclusione di opinioni divergenti e complementari, efficacia dell’intervento complessivo devono essere al centro dell’attenzione di chi decide. L’isolamento con supporto pubblico delle categorie a maggior rischio deve essere perseguito, la protezione degli operatori sanitari deve essere una priorità assoluta, altrimenti gli ospedali diventano un’enorme fonte di contagio. Trasporto pubblico intelligente. La vita sociale e l’economia saranno comunque impattate, ma non tanto quanto con un blocco completo ed indistinto. Diversamente, i giovani non avranno più la possibilità di prendersi cura dei loro genitori e dei nonni malati e anche la loro vita e salute futura sarà seriamente compromessa.

Decisioni straordinarie richiedono evidenze straordinarie. I “leader” non hanno prove della pericolosità generalizzata del virus, ragionano in modo non corretto e con dati incerti e non hanno alcuna fantasia. Stanno spaventando le persone e mettendo genitori contro figli, fratelli contro sorelle …

Abbiamo deciso di non voler accettare tutto ciò, poiché non vediamo alcun motivo per cui dovremmo essere riportati al Medioevo invece di affrontare la sfida con intelligenza, scienza, ragionamenti solidi basati sui fatti, equilibrio e sì, anche con un sorriso – come per tante sfide del passato.

Non importa cosa ne pensi del virus, siamo qui per ripartire e creare un sistema migliore, questa volta veramente europeo. Il primo passo è fermare la follia del blocco totale ed indiscriminato del Paese, in modo che tutti possiamo respirare e smettere di preoccuparci di questo stato di precarietà e scarsità indotti ad arte. Poi ricostruiremo la nostra casa comune, in modo decisamente migliore e più umano – MAI PIÙ dovrà ripetersi quello che sta accadendo sotto i nostri occhi. Avremo bisogno anche di nuovi leader, preparati a contribuire con le migliori intenzioni, capacità ed impegno civico.

Firma la petizione ed agisci ora, i tuoi figli e nipoti te ne chiederanno conto.

La storia ci giudicherà.

Petizione: Stop alla chiusura totale ed indiscriminata dell'Italia

Chiediamo al Governo italiano e a tutti i media di porre immediatamente fine alla completa ed indiscriminata chiusura delle città, dell'intero Paese, dell'economia ed a ridarci le nostre libertà personali.
Non abbiamo collettivamente deciso di rinunciare al controllo sulla nostra vita e libertà: il nostro diritto di spostarci e di aggregarci, di negoziare e creare valore, di decidere da soli come valutare i rischi ed il modo migliore per affrontarli e mitigarli. Non abbiamo concordato collettivamente di rimuovere la capacità delle persone di perseguire i propri mezzi di sussistenza, di chiudere la nostra economia e vita sociale, di mettere in quarantena tutti come in guerra e di creare decine di milioni di disoccupati ...
Il problema dell'infezione da coronavirus esiste, ma esattamente come accaduto già nel passato e come accade anche ogni anno con molte altre malattie.
Esistono molte alternative per ottenere sia la protezione delle persone più esposte, sia un impatto ridotto su lavoro, economia, vita quotidiana. Verifica dei dati, ponderazione, inclusione di opinioni divergenti e complementari, efficacia dell’intervento complessivo devono essere al centro dell’attenzione di chi decide. L’isolamento con supporto pubblico delle categorie a maggior rischio deve essere perseguito, la protezione degli operatori sanitari deve essere una priorità assoluta, altrimenti gli ospedali diventano un’enorme fonte di contagio. Trasporto pubblico intelligente. La vita sociale e l’economia saranno comunque impattate, ma non tanto quanto con un blocco completo ed indistinto. Diversamente, i giovani non avranno più la possibilità di prendersi cura dei loro genitori e dei nonni malati e anche la loro vita e salute futura sarà seriamente compromessa.
L'idea attuale di chiudere interi territori ed economie è ridicola ed è inaccettabile dal punto di vista sociale, economico e morale.
Firmando questa petizione, potremmo contribuire a fermare questa assurdità e far sì che tutto questo non si ripeta MAI PIÙ.

%%la tua firma%%

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